sabato 21 gennaio 2012

FRENCH WATCHING - n°4

PuBicizia

Fu strano. C'era un'aria diversa quel giorno... si avvertiva che qualcosa non andava. Poi, lo percepii. Gli assorbenti che avevo per le mani (e non solo) erano SENZA ALI!! Sudore freddo. La certezza che mai i miei assorbenti avrebbero potuto evadere stormendo fuori dalla finestra come stracchini di Nonno Nanni non mi consolò nemmeno un po'.

Oh yeah! E con questo avvincente inizio in medias res sono convinta di aver catturato abbastanza audience! D'altronde è una rinomata tecnica italiana il ricorrere ad argomenti bassi e scabrosi ove la cultura langue -no non è una parola francese, è il verbo languire- e sono sicura che nessuno si sconvolgerà troppo.
Di certo non lo faranno i francesi che dovessero passare di qui. Visto che da queste parti è perfettamente normale che nei campus universitari siano distribuiti campioni di preservativi femminili con tanto di dimostrazione! Con l'abilità dovuta alla pratica, un'esperta maneggiava con orgoglio uno di questi piccoli sacchetti dell'immondizia, facendolo passare in una vagina fittizia (un rotolo di carta igienica esaurito colorato di rosa, con tutta probabilità). Gli astanti erano allibiti e affascinati.
Da brava reporter, ho preteso una copia autografata del prodotto per portarvi testimonianza:



Da notare la perizia dell'artista in questi tre trittici di rara bellezza.
Ma passiamo ad altro! Per quanto esibizioni del genere siano perfettamente normali, nelle docce delle piscine vige il pudore ed è vietato lavarsi nudi. Certo non posso che apprezzare il fatto che mi neghino altri spettacoli raccapriccianti...
*Scoppia a piangere* mi sono solo ricordata dell'assenza del migliore amico della doccia, adesso passa... Il bidet ci manca terribilmente!! E se pensate che il termine qui significa "pony" si può ben capire come il concetto di pulizia non sia riuscito a scalvalcare le Alpi. Cavalcare... buaaaaaah!! Qualsiasi cosa mi fa pensare a lui :__:

Restando in tema di cuori spezzati, come non ricordare il gentiluomo conosciuto a Lyon? Una cabina spaziosa, linda e pulita, una voce sensuale che accoglieva i bisognosi uno alla volta, sottomettendosi al loro volere e concedendo loro tutto il tempo che desideravano, senza chiedere nulla in cambio... Ebbene sì, era un bagno pubblico. Gratuito, enorme, tecnologico come una navicella spaziale, dopo ogni uso disinfettava a fondo tutto l'ambiente, pavimento e tavoletta! Tanto che era più lunga la fase pulizia che la fase pipì. Ma che soddisfazione, valeva l'attesa! Rassicurante, la voce ti dava il benvenuto nell'abitacolo, invitandoti a metterti comodo per l'avventura, e avvertendoti che avevi un tetto massimo di 30 minuti di divertimento. Svolta la missione, ti voltavi e decidevi quale serbatoio d'acqua usare, in base ai tuoi... bisogni. Se sceglievi il serbatoio per i viaggi brevi, la voce suadente ti ricompensava con un "grazie per aver scelto la quantità economica, sei ancora in tempo per cambiare idea se ti rendi conto di aver bisogno di qualcosa di più". Infine ti salutava galantemente al momento di scendere fuori bordo.
Mi dispiace solo non avergli scattato nemmeno una foto, nessun ricordo di lui... Ma ti amerò per sempre, ovunque tu sia, sappilo!!

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